“DISABILITÀ E LAVORO” Il convegno organizzato dall’ANMIC. Un successo tra partecipazione, studio e confronto. Interviene il sottosegretario al lavoro On. Franca Biondelli.
Si è tenuto a Salsomaggiore Terme la “tre giorni” (16-17-18 giugno) del convegno promosso dall’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili e patrocinato dal Senato della Repubblica e dalla Regione Emilia-Romagna dal tema: “Disabilità e Lavoro: collocamento mirato, flessibilità e formazione”. Un momento importante d’incontro e dibattito a cui hanno partecipato dal Sottosegretario al lavoro On. Franca Biondelli ad altre figure di spicco della politica nazionale, sino alla partecipazione attiva dei Presidenti provinciali ANMIC in rappresentanza delle 104 sedi presenti in tutta Italia. Il Convegno di studio ha rappresentato per ciascun partecipante un utile strumento di confronto tra le diverse realtà locali circa le difficoltà di inserimento lavorativo delle persone diversamente abili.
La nuova normativa in materia di collocamento mirato contiene alcune contraddizioni e aspetti che rischiano di penalizzare ulteriormente i lavoratori disabili. Lo spiega nella sua relazione introduttiva il Presidente nazionale ANMIC Nazaro Pagano: “Noi riteniamo che la chiamata nominativa costituisca un istituto con contenuti profondamente discriminatori: è discriminatorio perché affida al datore di lavoro la scelta del soggetto disabile da assumere, prescindendo da elementi come il diverso grado di disabilità, il carico familiare, il reddito familiare, l’anzianità di iscrizione nelle liste di collocamento, la natura e la durata della disoccupazione; è discriminatorio perché favorisce l’assunzione non su base oggettiva e perché favorisce l’occupazione delle persone con disabilità minori rispetto ai portatori di disabilità più grave, ugualmente capaci di produrre lavoro e reddito.”
L’esperienza dei singoli territori sulle tematiche della disabilità e dell’inserimento lavorativo delle persone diversamente abili, rappresentano un valido e ingente contributo che l’ANMIC può apportare alla politica al fine di attivare interventi realmente utili che concretizzino una corretta integrazione nel mondo del lavoro della persona diversamente abile.
Questo convegno di studio, caratterizzato dall’analisi del contesto dell’inserimento lavorativo così come si è configurato per le persone diversamente abili, dallo studio delle norme che regolano la specifica problematica, dalla rilevazione oggettiva delle difficoltà emerse e che emergeranno, dalla presentazione e discussione di proposte migliorative, si integra perfettamente nell’impegno che l’ANMIC profonde da oltre 60 anni nella tutela della categoria dei Mutilati e Invalidi Civili.Inoltre, come denuncia ancora la ANMIC nel corso del suo convegno di studi, riguardo al principio del demansionamento non può non cogliersi una palese contraddizione nel jobs act. “Se il principio del collocamento mirato è quello di inserire i disabili nel mercato del lavoro sulla base delle loro specifiche capacità, competenze e professionalità acquisite – spiega Pagano - l’attribuzione al datore di lavoro della piena libertà di modulare la struttura organizzativa dell’impresa e l’attribuzione dell’unilaterale potere di modifica dei compiti riduce in modo assoluto la tutela occupazionale del disabile stesso, che spesso potrà essere vittima di un demansionamento legittimo (secondo la riscrittura dell’articolo 2103 c.c..).”
Affinché il Convegno e le problematiche affrontate possano essere ancora oggetto di discussione e confronto, sulla strada della lotta continua per l’affermazione dei diritti dei diversamente abili, la Sede nazionale ha deciso di pubblicare i video e gli atti del convegno per permettere a tutti coloro che non sono potuti intervenire di poter vedere leggere ed ascoltare quanto tenutosi nei tre giorni durante il Convegno/Studio dal tema “Disabilità e Lavoro: collocamento mirato, flessibilità e formazione”.